Bach contemporaneo

Bach - Die Kunst der Fugue
Die Kunst der Fuge

In questo programma musicale proponiamo un percorso di ascolto e di riflessione su Johann Sebastian Bach (1685-1750) per “giungere, attraverso di lui, all’esperienza contemporanea, alla nostra angoscia e alla nostra sensibilità” (Kott).

Considerato “roba da museo” e pressoché ignorato in vita, Bach è stato oggetto di una crescente fama a partire dall’Ottocento ed è attualmente considerato fra i più grandi musicisti della storia. La musica, opera di poesia e di scienza, è per lui strumento supremo di lode di Dio. Al servizio della musica e di Dio Bach dedicò interamente la sua vita. In lui la tecnica, compositiva ed esecutiva, non è mai fine a se stessa, ma è portatrice di una funzione trascendente. “Soli Deo gloria”. Il testo musicale bachiano reca il segno di un atteggiamento morale edificante e spesso pare essere governato da un puro interesse speculativo prima di legarsi a una specificità strumentale. L’elemento idiomatico dello strumento, minuziosamente realizzato, rimane comunque subordinato al simbolismo matematico della composizione. In questa scienza musicale si manifesta la musica delle sfere, l’ordine divino che regola il mondo.

Come esecutori, nel rapportarci al testo bachiano, andiamo al di là della specificità strumentale sulla quale la scrittura si è modellata. Ricerchiamo una coerenza interpretativa insita nell’architettura stessa dell’opera, verso un senso musicale che vada oltre il dettaglio tecnico-strumentale. La nostra sensibilità contemporanea e la particolare formazione del duo sono i filtri attraverso cui passano le composizioni con la loro storia. Anche la modernità del vibrafono, strumento di inizio Novecento, si pone in contrasto con l’età delle pagine bachiane e con l’antichità della voce del canto e del violoncello. Percorrendo queste strade ripensiamo l’essenza stessa del nostro ruolo di interpreti musicali, confrontati con due esigenze: quella del testo in sé e quella di una sua realizzazione attraverso il quadro dei nostri strumenti e delle nostre identità contemporanee.

Il programma è stato eseguito in diverse occasioni, tra cui: Festa europea della musica, Cantiere internazionale d’arte di Montepulciano, Accademia musicale fiorentina, Festival Montespertoli Musica.


Ogniqualvolta gli si domandasse come egli [Bach] fosse riuscito a padroneggiare l’arte ad un livello talmente alto, solitamente rispondeva: “dovevo essere diligente; chiunque sia ugualmente diligente potrà arrivare altrettanto lontano.” Egli sembrava non contare sui propri doni naturali.
(J.N. Forkel, Über Johann Sebastian Bachs Leben, Kunst und Kunstwerke, 1802)